Sigarette elettroniche

VAPING IN UK

By 8 Dicembre 2020Maggio 31st, 2024No Comments
VAPING IN UK

VAPING IN UK

Vaping in UK: due Stati una Normativa Europea, la TPD è la stessa, due differenti approcci alla sigaretta elettronica.

Italia, un Paese che pone ostacoli. Regno Unito un Paese che promuove, incentiva e festeggia il grande risultato: ben 3,6 milioni di persone hanno abbandonato la sigaretta tradizionale grazie a quella elettronica. Dati confermati da ASH Action on Smoking and Health, che monitora l’andamento dal 2012.

VAPING IN UK: L’OBIETTIVO

Il Regno Unito si è posto un obiettivo da raggiungere entro il 2030: eliminare completamente le sigarette tradizionali.

La Lotta al Fumo è la prerogativa di tutte le istituzioni inglesi che collaborano con la sanità per disincentivare l’uso delle bionde ed in generale del fumo combusto, le molteplici iniziative sono sempre più incisive ed efficaci, per promuoverle viene usato qualsiasi tipo di comunicazione.

Ruolo della sigaretta elettronica

In questa lotta la sigaretta elettronica ricopre un ruolo importante, il potere di questo dispositivo è sottolineato dall’Agenzia del Ministero della Salute britannico, PHE, la quale ha stilato un rapporto scientifico, confrontando diversi studi a riguardo, che conferma il minor danno, ben 95% in meno rispetto alle sigarette tradizionali.

Le sostanze potenzialmente nocive, se presenti, sono minime, la loro percentuale è così bassa da non poter essere associata ad alcun rischio compromettente. Anche il prof. Riccardo Polosa, luminare della medicina italiana specializzato in pneumologia, attivo presso l’azienda ospedaliera-universitaria “Policlinico V.Emanuele” di Catania nonché fondatore e direttore del Centro per la Prevenzione e Cura del Tabagismo presso la medesima università (CoHEAR), partecipò alla valutazione sui rischi della sigaretta elettronica.

VAPING IN UK: IL PROGRAMMA BRITANNICO

Efficaci manovre sono state messe in campo per la lotta al tabagismo inglese:

  1. Aumento considerevole della tassazione sul tabacco con lo scopo di disincentivane l’uso
  2. Limitazioni dell’uso nelle aree pubbliche
  3. Promozione dei sistemi di riduzione del danno
  4. Campagne anti fumo attraverso tutti i canali di comunicazione, media compresi

Il servizio sanitario inglese NHS divulga online informazioni ed articoli riguardo alle conseguenze causate dal tabagismo elencando tutti i metodi utili al loro abbandono, sigaretta elettronica in primis.

Il sito ufficiale del NHS, credendo molto nella loro utilità, dedica una sezione con tutte le informazioni dettagliate inerenti ai dispositivi elettronici.

VAPING IN UK: UN ESEMPIO DA SEGUIRE

Il Regno Unito fa fronte comune alla lotta contro il fumo, tutte le istituzioni collaborano unite con operatori sanitari e promotori dei vari dispositivi utili ad un nuovo e più sano stile di vita.

La sigaretta elettronica ricopre il primo posto in tutte le iniziative atte ad incentivare i fumatori all’abbandono del fumo combusto, viene consigliata dalla sanità, dai medici di base e dai centri antifumo.

Punti vendita specializzati sono presenti in alcune strutture ospedaliere come General Hospital di Sandwell ed il City Hospital di Birmingham.

Nel 2018 la sigaretta elettronica viene distribuita gratuitamente nelle carceri della Scozia dove vige il divieto assoluto del fumo persino nelle aree all’aperto.

Il parlamento inglese ne regolamenta l’uso e ha prevede l’istituzione di apposite aree al chiuso nei luoghi di lavoro per i lavoratori vapers.

VAPING IN UK: LA CAMPAGNA STOPTOBER

Anno 2012 nasce la campagna STOPTOBER, realizzata dalla Public Health England, il cui obiettivo è portare quante più persone possibile a smettere di fumare entro il mese di Ottobre. Una campagna che ha riscosso un grandissimo  successo.

Quanto dura e quando avviene

Ha cadenza annuale e dura 28 giorni coinvolgendo social media e personalità di spicco nel panorama inglese. Chiunque accetti questa sfida si registra sul sito web e riceve gratuitamente il pacchetto informativo e di supporto direttamente a casa.

Da Gennaio a Luglio 2019 gli adulti fumatori sono diminuiti del 2,2% vale a dire 200 fumatori in meno all’ora.

Ad oggi STOPTOBER ha supportato più di 1,9 milioni di persone.

Questo supporto gratuito include:

  • app gratuita
  • bot di Facebook Messanger
  • email giornaliere
  • piano personale
  • comunità online di Stoptober

VAPING IN UK: GLI INGLESI SCELGONO LE E-CIG

3,6 milioni di persone, circa la metà dei fumatori, hanno scelto la sigaretta elettronica. Dato confermato da ASH.

“nel Regno Unito i dispositivi sono notoriamente approvati e promossi come strumenti per smettere di fumare, piuttosto che condannati“.

Questi numeri, destinati ad aumentare, sono stati resi possibili grazie al governo che fa della sigaretta elettronica uno dei suoi punti di forza. Il Regno Unito ha una delle legislazioni più avanzate per il controllo del tabacco ed il Paese è al primo posto tra le nazioni  che meno si fanno influenzare dall’industria del tabacco puntando su ricerca, regolamentazione e comunicazione.

VAPING IN UK: ITALIA – REGNO UNITO

Le disposizioni  europee sono le stesse, direttiva 2014/40/UE su tabacco e prodotti assimilabili, ma legislazione e atteggiamento sono diversi.

Il Regno Unito la promuove e ne incentiva l’utilizzo usando tutti i canali di comunicazione a disposizione, lo Stato italiano la ostacola.

Normativa italiana

Ha posto il monopolio statale sulla vendita delle sigarette elettroniche e liquidi di ricarica, senza distinzione se con o senza nicotina. Ciò ha significato un innalzamento dei prezzi atto a disincentivarne la vendita/acquisto. Per questo motivo la Commissione Europea ha sanzionato l’Italia perché ha violato l’obbligo di comunicazione europea.  Il legislatore italiano ha risposto con il Decreto 119/2018 riducendo la tassa e autorizzando il commercio online di questi prodotti. Il monopolio è rimasto….

VAPING IN UK: CONCLUSIONI

Non solo in Italia, purtroppo in gran parte del mondo, si cerca di demonizzare la sigaretta elettronica nonostante i 7 milioni di morti l’anno per sigarette tradizionali ed i 0 per sigarette elettroniche. I vertici sanitari inglesi definiscono questo “nuovo modo di fumare”

un’alternativa efficace che potrebbe aiutare ogni anno 70.000 fumatori inglesi a dire addio alla sigaretta

Numeri che potrebbero aumentare a dismisura se si applicasse questa politica a livello mondiale, confidiamo che l’esempio inglese, visto il grande successo ottenuto, possa essere applicato su larga scala.

VAPING IN UK: SUGGERIMENTI

Linda Bauld, docente di salute pubblica dell’Università di Edimburgo, tra i relatori del ‘The E-cigarette Summit’, avvenuto a Londra alla Royal Society, afferma

“Nel vostro Paese ci sono ancora molti fumatori e il fumo è ancora la causa di molte malattie prevedibili. Le autorità sanitarie italiane non stanno facendo ancora abbastanza per aiutare i fumatori a smettere Ci sono alcuni centri anti-fumo dove è possibile ricevere aiuto ma non sono abbastanza, quindi se dovessimo suggerire un modello dovrebbero innanzitutto esserci degli spazi dove le persone possano ricevere i consigli e le valide opzioni alternative alle sigarette. In Gran Bretagna una di queste, oltre alle terapie farmacologiche, è la sigaretta elettronica”.

FAQ sulla Normativa Italiana sulle Sigarette Elettroniche

Quali sono le restrizioni di età per l’acquisto di sigarette elettroniche in Italia?

In Italia, l’acquisto di sigarette elettroniche e dei relativi prodotti, come e-liquid contenenti nicotina, è vietato ai minori di 18 anni. I negozi fisici e online sono obbligati a verificare l’età dei clienti prima di completare la vendita, conformemente alla normativa vigente per la protezione dei minori.

Esistono restrizioni sulla pubblicità delle sigarette elettroniche in Italia?

Sì, la pubblicità delle sigarette elettroniche in Italia è soggetta a restrizioni. Non è consentito fare pubblicità delle sigarette elettroniche e dei prodotti correlati nei media tradizionali, come TV e radio, per proteggere i minori e il pubblico in generale. Tuttavia, sono permessi alcuni tipi di marketing diretto e pubblicità sui punti vendita, purché siano rispettate le normative locali.

Quali sono le normative italiane riguardanti la produzione e la vendita di e-liquid?

In Italia, la produzione e la vendita di e-liquid sono regolamentate da leggi severe. Gli e-liquid contenenti nicotina devono rispettare specifiche norme di sicurezza e devono essere registrati presso il Ministero della Salute. Le etichette devono riportare informazioni chiare sul contenuto di nicotina, avvertenze sui rischi per la salute e un invito a tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini. Inoltre, i flaconi di e-liquid con nicotina non possono superare i 10 ml di capacità, e la concentrazione di nicotina non deve superare i 20 mg/ml.

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